domenica 26 aprile 2020

Recensione: Fahrenheit 451, Ray Bradbury



"Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive."



Titolo: Fahrenheit 451
Autore: Ray Bradbury
Pagine: 170
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Trama
Guy Montag è un pompiere in una società in cui, invece di spegnere gli incendi, i pompieri li appiccano. Più precisamente ciò che deve bruciare sono i libri, oggetti obsoleti che ormai non servono più, anzi, potrebbero addirittura essere pericolosi: spezzerebbero l'incantesimo che avvolge i cittadini di quel regno incantato, dediti soltanto allo svago, tanto da avere nelle loro case intere stanze adibite a schermi in cui trascorrere intere giornate.
Montag ha fatto del suo lavoro una missione di vita finché, un giorno, non incontra una ragazza che gli fa mettere in discussione tutto e, di colpo, libera il suo cervello dall'offuscamento. L'incantesimo è spezzato: ormai Montag non può fare a meno di domandarsi come mai la gente continui a conservare libri in casa nonostante, così facendo, metta addirittura a rischio la propria vita. Cosa sono davvero i libri e perché per gli altri sono così importanti?
Pian piano la curiosità diventa ossessione e Montag inizia a calcare strade pericolose che lo portano verso la dissidenza...

Genere: distopia.
Le distopie sono sempre molto difficili da trattare perché prevedono che, nello spazio molto ridotto di un romanzo (in questo caso poco più di 160 pagine) venga delineato un mondo intero in maniera approfondita. Questo libro ci riesce e con poche pennellate ci lascia intendere il futuro che Bradbury aveva in mente: una società sterile, dedita solo al divertimento e alla "fuga" dalle responsabilità. La parola d'ordine è svago e, ovviamente, chi incentiva la cultura va eliminato.

Stile
Bradbury ha uno stile tutto suo: incalzante ed evocativo, a volte persino claustrofobico, che trascina letteralmente il lettore tra le pagine e lungo la storia.

Intreccio
La storia è narrata in terza persona in modo lineare, senza particolari sovrastrutture, dal punto di vista del protagonista, una scelta che permette di "vedere" chiaramente la sua trasformazione interiore e seguire la scia dei suoi pensieri. 

La mia opinione
Ero alla ricerca di una nuova distopia, genere che secondo me merita davvero, ed ho pensato che sarebbe stato un bene iniziare dai principali rappresentanti della categoria: idea azzeccata!
La mia opinione su questo libro è molto positiva: l'ho letto quasi tutto d'un fiato, divorando le pagine e trovando anche dei buoni spunti di riflessione su una società che penso nessuno vorrebbe mai vedere.
Due cose mi hanno colpita in particolare: la prima è il Segugio, un cane robot dalle zampe di ragno capace di seguire le tracce di chiunque sia il suo obiettivo e che risulta praticamente invincibile. La seconda è la società stessa: il senso di impotenza e controllo che emerge dalla storia è secondo solo a quello del Grande Fratello e dà la sensazione che non sia possibile ribellarsi in alcun modo, portando il lettore a empatizzare con Montag e la sua ansia costante.
Insomma, promosso!

Voto: 

Incipit:




























E voi avete mai letto quest'opera? Che ne pensate?
A presto!


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