domenica 5 aprile 2015

Recensione Casa Editrice (non a pagamento): Lettere Animate.


Stasera ho deciso di parlarvi della mia esperienza con la casa editrice Lettere Animate così che, se qualche aspirante scrittore fosse interessato a proporre un libro, sappia cosa questa CE può offrirgli. Lo faccio soprattutto perché io stessa, all'inizio del mio percorso, avevo bisogno di queste informazioni. E allora perché non scriverle? Buona lettura!




Diario di bordo
Aprile 2017
1 anno e 10 mesi dalla pubblicazione di "Giochi di Ombre" 



Più di due anni fa venni a conoscenza dell'esistenza di Lettere Animate per caso. Ero in uno di quei periodi di crisi in cui desideravo proporre il mio libro e tenere le dita incrociate, quindi, senza remore, decisi di provare e inviai loro il mio primo manoscritto, Giochi di Ombre.

Ad oggi, purtroppo, non so dirvi come funzioni la selezione, né quanto tempo passi per conoscere l'esito, né cosa accada fino alla pubblicazione; a metà 2016, infatti, la casa editrice ha cambiato gestione passando da quella "vecchia" (con cui io ho pubblicato) a una nuova che ha apportato grandi cambiamenti nelle prime fasi. Posso dirvi che per proporre la vostra opera dovrete visitare il loro sito, nella pagina "Pubblica con noi", e che oggi i tempi di valutazione vanno dai 6 mesi in poi: comunque meno di molte altre CE, ma non so dare altre informazioni in merito. Spero possiate perdonarmi, ma non credo che approfondirò la questione, poiché le mie opere future prenderanno altre vie.
Ma una cosa alla volta.

Ai tempi in cui pubblicai la prima impressione fu ottima, quindi decisi di fidarmi e di provarci.
La mia esperienza, però (che racconto per onor di cronaca) potrebbe non rispecchiare l'attuale modus agendi della nuova gestione.
Le mie impressioni, invece (che leggerete più in basso) sono riferite alla gestione attuale.


1.  La mia esperienza.

A metà dicembre 2014 (oddio, quanto tempo è passato...) inviai il mio manoscritto compilando semplicemente l'apposito modulo.
La risposta arrivò a fine marzo, dopo esattamente 3 mesi: si mostrarono interessati alla mia opera e alla pubblicazione in ebook, con la possibilità di stampare copie cartacee "on demand" (cioè solo su ordinazione, senza che né l'autore né la CE dovesse investire alcun capitale). Scelta, a mio parere, assai intelligente e conveniente per un esordiente, come spiego qui.

Alla mail era allegato il contratto da firmare, che ovviamente ho studiato con calma. La prima cosa che notai era che il contratto fosse chiaro, di semplice comprensione, per nulla ambiguo e non lasciava alcun dubbio su ciò che si stava firmando, cosa che non mi aspettavo. Era tutto troppo bello per essere vero, tanto che, da tipo diffidente quale sono, arrivai a chiedermi "dov'è la fregatura?". Non c'era. Era tutto esattamente come lo presentavano, senza strani scherzi.
Punto assolutamente fondamentale, per nulla scontato e da loro ripetuto molte volte (questo anche attualmente), è che la pubblicazione con loro è assolutamente gratuita, con nessuna spesa a carico dell'autore e nessun obbligo di acquisto di copie. E questo è alla base della bontà di ogni CE: in genere se ti costringono a pagare anche solo un euro sono furbetti, non editori.

Firmato il contratto rimasi in attesa di ricevere la revisione per rileggerla e approvarla prima di mandarla in stampa (senza il tuo consenso finale, non si muovevano, e la cosa dovrebbe essere rimasta uguale). Intanto entrai nel mondo della casa editrice, precisamente nel Lab, il laboratorio di Lettere Animate: il gruppo chiuso su Facebook dello staff e degli autori, dove feci la conoscenza degli altri.


2.  Le mie impressioni.

Da qui in poi parlo della mia esperienza con la nuova gestione, cioè quella attuale, che vi ritroverete a fronteggiare nel caso in cui inviaste un manoscritto.

-  Pro

Nulla da dire: i ragazzi sanno lavorare. Del resto non sono gli ultimi arrivati, ma lo staff di Youcanprint, uno dei maggiori siti di self publishing italiani. Non si avverte alcuna "ingerenza" di YCP sulla casa editrice, perché LA è nata proprio collaborando con il sito: fin dall'inizio il Print on Demand era gestito da loro. Di conseguenza direi che le due cose si amalgamano bene, senza eccessivi sbilanciamenti che portino a un conflitto di interessi.

La trasparenza è un importante punto a favore, dato che per ogni cosa che accade gli autori vengono puntualmente avvisati senza strane iniziative.

Infopoint, la piattaforma che permette di visualizzare i propri guadagni, non è più interattiva come prima (con la vecchia gestione si puntava a renderla molto più importante di quanto non sia adesso), ma ha comunque un'utilità nel momento in cui vengono caricate mensilmente le royalties maturate. Quindi, in teoria ogni mese (con ritardi costanti, ma a quanto pare è colpa degli store) io conosco più o meno precisamente quante copie ho venduto e quanto ho guadagnato.


-  Ni

Iniziative e promozioni. Con la gestione passata era possibile gestire le proprie promozioni e decidere quando piazzarle (e addirittura mettere il libro gratis per un periodo), mentre adesso ciò non è più possibile. Ovviamente era molto comodo scegliere quando mettere l'opera in promozione, ma adesso lo staff si impegna a creare promo di gruppo frequenti, soprattutto per generi e dando anche una - minima - rilevanza al cartaceo.

Ultimamente c'è stato anche un passo avanti con le antologie, che erano state messe in pausa.
Contraddizione: il fine dichiarato è quello di promuovere gli autori e le loro opere, ma l'antologia è a pagamento. Nella vecchia gestione erano gratis e forse aveva più senso ai fini della promozione degli autori, dato che, sia pure un euro, la gente non lo spende per una raccolta di racconti, mentre una raccolta gratis attrae molte più persone. Quindi boh.
A favore, però, c'è il fatto che (a differenza delle vecchie antologie) qui c'è stata una selezione. Amen! Almeno i racconti sono di qualità e, si suppone, il volume sia curato. Questo è un passo avanti.


-  Contro

E arriviamo ai punti dolenti. Purtroppo essere un'autrice non mi impedisce di criticare la mia casa editrice, anzi!

Innanzitutto, ma questo è un problema fin dall'inizio, siamo troppi. Troppi autori da gestire, e questo vuol dire solo una cosa: attenzione per il singolo molto ridotta. Non pari a zero, dato che comunque (cosa che non accadeva prima) la CE si impegna a pubblicizzare sulla sua pagina Facebook alcune opere a rotazione. Anche qui, però, sorge un problema: dato che le opere sono moltissime (centinaia) è molto difficile "capitare" nella pubblicità, a meno che LA non decida di puntare su di te (a quel punto per il tuo libro fioccheranno pubblicità, condivisioni sui social, banner, newsletter dedicate e chi più ne ha più ne metta... a discapito di tutti gli altri autori, ovviamente. Ed è più probabile che tu sia tra quelli).

La comunicazione è lenta e non sempre avviene. Attenzione: qui parlo secondo la mia esperienza. Magari a qualche altro autore hanno risposto subito dando la soluzione in maniera rapida, ma finora per me non è stato così.
Ho avuto un problema, ultimamente, per cui ho dovuto inviare più mail: i tempi di risposta sono stati molto lunghi, a una non hanno mai risposto e il problema non è stato risolto nemmeno dopo due sollecitazioni. Vedremo come andrà avanti.

L'assenza dalle fiere è un altro punto a sfavore. Vero che i romanzi sono molti, ma anche partecipare con una piccola selezione sarebbe già qualcosa; case editrici più piccole (vedi Panesi Edizioni) lo fanno e con buoni risultati.


Conclusioni.

Il mio voto complessivo è di 3 stelle su 5.
Se qualcuno di voi ha un romanzo nel cassetto e si chiede se valga la pena tentare con Lettere Animate, la mia risposta è non saprei.

All'inizio di un percorso, quando si ha bisogno di una guida, può essere utile inserirsi in un gruppo già formato (pregio di LA, vi ricordo il Lab) e farsi lentamente conoscere con un punto di partenza.
Però, dopo due anni di esperienza con diverse CE e anche col self publishing - quindi parlo con cognizione di causa -, la mia brutale opinione è che Lettere Animate, come la maggior parte delle piccole case editrici, non offra nulla di più (anzi, qualcosa in meno, come royalties più basse e non-controllo del tuo testo) di un'autopubblicazione.
Quindi dipende: se volete a tutti i costi una guida o un trampolino di lancio, può essere utile pubblicare con loro. Ma non vi aspettate tappeti rossi, anzi, sappiate che sarà molto difficile emergere, nonostante tutto. A meno che non siate una star di Wattpad o abbiate scritto un libro che vende bene, ovvio.

Se avete domande, chiedete pure!
Alla prossima :)

5 commenti:



  1. Rispetto totale, ma io ho avuto un'esperienza molto diversa. Io ho pubblicato con Lettere Animate, reciso il contratto due mesi dopo. Fanno margine di guadagno pubblicando in massa a costo bassissimo, e la promozione è quasi interamente a carico dell’autore – a cui si aggiunge il fatto che si è creata una specie di ‘cabala’ di autori Lettere Animate in cui ci si ‘incoraggia’ insistentemente ad acquistarsi a vicenda nel tentativo di scalare le classifiche Amazon.

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    1. Ciao Agostino, sono anch'io un autore di LA e vorrei recedere dal contratto per mancanza assoluta di promozione del romanzo, più altre pendenze antipatiche. Ti domando come hai fatto, quale clausola hai usato per recedere? Grazie. mail: quattri@libero.it Riccardo

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  2. ho rilevato anche io, più o meno, gli stessi inconvenineti e perplessità.

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  3. Buonasera. Anche io vorrei recedere da LA e vorrei sapere se posso farlo in qualunque momento, avendo sottoscritto il contratto a novembre 2015, pubblicato in ebook a gennaio 2016 e cartaceo marzo 2017. O devo attendere tempistiche bibliche? Oltre ai problemi da voi menzionati, ne ho riscontrati altri molto più gravi. Quindi vorrei disdire in fretta. In attesa di un cortese riscontro, auguro un sereno fine settimana. SP

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  4. A ormai due anni dalla pubblicazione del mio primo romanzo con LA, purtroppo devo dire che lamento gli stessi problemi di cui ho letto: il gruppo Facebook adesso si chiama LA Club, comunicare è sempre più difficoltoso, parlare di persona con uno dei boss è sempre stato impossibile, la promozione è assente, salvo per pochissimi, non si capisce in base a che criteri e vi sarebbe molto altro. Fanno sempre più affidamento sulla piattaforma YCP, Infopoint è abbandonato da un pezzo e non si fa rimpiangere… ho il sospetto che stiano puntando su YCP, a scapito di LA.

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