martedì 14 aprile 2015

Recensione 3 - Sonnifera, Riccardo Gramazio (con intervista all'autore)


"Il fatto è che, quando il destino decide di piazzarti al posto giusto nel momento sbagliato o viceversa, non riesci più a gestire la tua vera indole. Probabilmente nemmeno ti ricordi di avere un'indole naturale, una tua originale e palpabile identità. Copri il tuo dannato volto con mille e più maschere, interpretando ruoli destinati ad appassire presto."

 Lo ammetto, mi sono approcciata a "Sonnifera" con grandi aspettative. Forse per la copertina, che, non so perché, mi intrigava un sacco; forse per il titolo, curiosa di capire cosa significasse; forse per la sinossi, che dice tutto e non dice niente, ma dice quanto basta per farci chiedere cosa accadrà mai tra le pagine di questo ebook.
 Non mi ha delusa. L'ho letto in due giorni, divorandolo pagina dopo pagina, e sono proprio contenta di parlarvene stasera, perché secondo me merita davvero molto.

Qui è possibile leggere in estratto le prime pagine ed acquistare l'ebook.

 Questo romanzo è un thriller ben costruito, elaborato fin nei minimi dettagli; si vede che, dietro, c'è un grande lavoro per far quadrare tutti i particolari e non lasciare nulla di incompiuto. Del resto, come ci dice lo stesso autore, è stato scritto nel corso di ben tre anni; sarà per questo, forse, che risulta così bel elaborato, con una grande attenzione ai dettagli.
 E' un romanzo non lineare e nel complesso non facile, che destabilizza il lettore lasciandolo in bilico tra la certezza e l'incertezza, il sogno e la vita reale. All'inizio è difficile orientarsi, e chi legge non sa mai cosa aspettarsi; poi, quando finalmente si crede pronto a dare un'opinione precisa su ciò che sta accadendo, tutte le sue certezze vengono cancellate e si ritrova nuovamente a chiedersi quanto ci sia di reale e quanto di immaginario in ciò che Terry sta vivendo. 
 "Ricky Rage" Gramazio ci costringe a concentrarci, per scoprire cosa c'è dietro ai fatti raccontati, e a mettere assieme gli indizi che, durante la storia, ci lancia: più di una volta, infatti, durante la lettura, si ha la sensazione di essere arrivati a un punto cruciale, a un'informazione importante; ma non si riesce a coglierne il senso più profondo fino alla fine.

 Una cosa che bisogna dire riguardo quest'opera è che è assolutamente originale e unica nel suo genere: fino ad oggi, mai mi era capitata una lettura simile. La narrazione e il personaggio principale sono i suoi punti forti.

 La narrazione è esemplare, curata nei dettagli come poche: l'opera è presentata come una sorta di autobiografia del protagonista, che in prima persona ci racconta le strane vicende che gli sono accadute.  L'intero libro, quindi, è narrato come se l'autore fosse proprio lui, Terry Stones, quel fallito, alcolizzato, reietto rocker, leader degli Around The Clock, che appare come un uomo cinico e impudente, ma si rivela essere soltanto ferito dalla vita e, infondo, infinitamente debole.
 Debolezza che lo porterà, nella sua vita, a sbagliare tutto: a perdere l'amore della sua vita, a perdere il successo che aveva conquistato, a perdere se stesso nel baratro dell'alcool e a perdere molto, molto di più di quanto ci potremmo aspettare. 
 Un uomo distrutto che si cela dietro un carattere forte, espresso nelle sue parole in tutte le sfumature delle sue emozioni. Terry utilizza, infatti, un linguaggio crudo, intenso, ricco di spietato sarcasmo. E così ci troviamo a provare assieme a lui disprezzo, delusione, rabbia, panico, e condividiamo la sensazione di essere persi in qualcosa di più grande di noi.
 Segno di questa partecipazione emotiva del protagonista sono le frequenti imprecazioni, la ripetizione di intere frasi o parole, il coinvolgimento del lettore nell'azione.
 Molto importante (e cosa che sta palesemente a cuore all'autore), è la critica riguardo temi importanti e spinosi della società moderna (come lo sciacallaggio dei mass media, lo strapotere dei giornalisti di piegare la realtà al proprio volere, il consumismo dilagante, la pubblicità ingannevole).

 Questo modo di raccontare, così vivace e perfettamente cucito sul personaggio, quasi ci fa porre il dubbio che Terry Stones non esista davvero e che Gramazio non abbia fatto altro che tradurre l'opera in italiano. L'abilità dell'autore nel calarsi nella sua "creatura" e nel delinearne ogni aspetto è davvero eccellente, tanto da avere l'impressione che, in realtà, in questo romanzo, l'autore abbia impersonato un alter ego.

Ma perché porci troppe domande, quando possiamo porle a lui? 
Conosciamo meglio Riccardo Gramazio e Sonnifera.

Ciao Riccardo! Parlami un po’ di te: chi sei, cosa fai nella vita, da quanto tempo sei appassionato alla scrittura?

"Sono un autore milanese di 28 anni. Mi sono avvicinato molto presto alla scrittura, poesie e racconti inizialmente, poi il primo romanzo, nel 2010. Dedico alla penna quanto più tempo possibile, non moltissimo purtroppo, dato che devo guadagnare altrove la famosa pagnotta. Impegni, conti e responsabilità sono ostacoli feroci per un artista, ma anche quella mezz’ora al giorno contribuisce a dar costanza alla creatività."

Parliamo del tuo romanzo, Sonnifera. Anche solo leggendo la sinossi è facile capire che è un romanzo intenso, intriso di emozioni. Ti sei ispirato a qualcosa per di scriverlo? Cosa vuoi trasmettere al lettore con quest’opera?


"Sonnifera è un romanzo particolare, decisamente carico di emozioni. Il protagonista è Terry, un cantante famoso in piena crisi, capace di mandare a rotoli ogni aspetto della propria carriera e, soprattutto, della propria vita. Provando a risalire, egli affronta passato e presente, con occhio critico, rabbioso e talvolta irriverente. Terry è un personaggio complesso per quanto umano, molto più del classico duro dal cuore tenero.
Non so bene cosa mi abbia ispirato prima e durante la stesura. Ho voluto semplicemente liberare la mente dalle frustrazioni figlie di questi tempi, supportato da una trama avvincente fino all’ultima pagina. Ecco, credo che Sonnifera rappresenti in maniera attendibile i limiti della nostra umana condizione. E’ un affresco sincero, anche se esasperato, di un periodo storico e culturale divorato dal sistema mediatico, dalle mode e dalla pubblicità. Vorrei che il lettore, sfogliandolo, possa chiedersi: «La mia vita è ancora mia?» "

Quando e come hai deciso di tentare la strada della pubblicazione? 
Come descriveresti il rapporto con il tuo editore? 


"Una volta terminato il romanzo, ho cercato una casa editrice che facesse al caso mio. La proposta di Lettere Animate, per fortuna, è arrivata poco dopo. Trasparenza e intraprendenza mi hanno subito convinto. Penso che nei prossimi anni questa CE saprà ritagliarsi uno spazio importante nel panorama italiano. E’ molto attiva sul web ed è sempre vicina ai propri autori. In più è una azienda in continuo miglioramento. Io, personalmente, spero di raggiungere da qui a breve il maggior numero di lettori possibile. Credo di meritare un’opportunità."

Hai altri libri pubblicati oppure “nel cassetto”?


"Nel cassetto ho una miriade di progetti, forse troppi da gestire. Ci proverò in ogni caso.
In pieno sviluppo, comunque, un romanzo dalle tinte noir/horror/pulp e un disco nuovo. Già, la musica è la mia altra passione. Per informazioni cercare Ricky Rage...
Nei ritagli di tempo accumulo racconti e poesie, per periodiche raccolte o per antologie varie."

Se dovessi dare un consiglio a uno scrittore esordiente che tenta la strada della pubblicazione, cosa gli diresti?


"Sicuramente non esiste scrittura senza lettura. Studiare il lavoro degli altri, quelli bravi, è l’unico modo per imparare e per riuscire a quantificare le proprie capacità. Non basta prendere una penna in mano e non basta nemmeno avere una buona storia da raccontare. Servono ricerca, devozione, tecnica ed energia. Certo, poi ci sarebbe una cosina da niente, il talento..."


Sicuramente, Sonnifera è un libro che vale la pena leggere. La mia valutazione finale è di 5 stelle su 5, con un forte in bocca al lupo all'autore!
Alla prossima recensione :)

Nessun commento:

Posta un commento