martedì 7 aprile 2015

Recensione 1 - L'angelo che portava la morte, Eugenio Nascimbeni

L'opera che ho letto, e che ci tengo a recensire oggi, "L'angelo che portava la morte" di Eugenio Nascimbeni, mi ha piacevolmente sorpresa. Da amante del thriller quale sono, essendo stata spesso delusa da trame (anche di film) non all'altezza di questo nome, che lasciano nella storia lacune (anche gravi), domande irrisolte, misteri inspiegabili, solitamente mi approccio a questo genere con molta diffidenza, e così ho fatto anche con quest'opera.
Vi basti sapere che ho letto il libro in una giornata, nel giro di poche ore, e non perché sia breve o per altri motivi: semplicemente perché l'ho trovato davvero appassionante.

Eccone la sinossi:

"Giorgio Ferrandi, un affermato scrittore di romanzi gialli che vive in provincia di Bergamo, ha un forte legame con sua zia Angelina, una simpatica ed arzilla vecchietta ospite della casa di riposo Villa Azzurra di Alghero.
Durante le sue vacanze estive raggiunge l’anziana parente proprio nello stesso periodo in cui avvengono strani decessi tra le pazienti.
Davvero esiste un misterioso assassino che compie quei delitti ispirandosi ad un antico rituale appartenuto alle vecchie accabadoras della Sardegna rurale d’un tempo, donne che venivano chiamate dai familiari degli agonizzanti per porre fine alle sofferenze dei propri cari?
Ferrandi e sua moglie s’improvvisano detective e cominciano a indagare a tutto campo, dapprima quasi per gioco, poi con sempre maggiore convinzione.
Quando sembrano giunti alla possibile spiegazione del mistero, un susseguirsi di colpi di scena li strappa brutalmente alle loro certezze, proiettandoli fino all’imprevedibile soluzione del mistero."


Il libro è un crescendo di suspance. Nella prima parte, la storia si sviluppa in modo lento e ci dà gli input necessari a comprendere lo sviluppo della trama. Ci permette di conoscere i personaggi, le loro abitudini, e di entrare nel vivo dell'azione senza che ce ne rendiamo quasi conto. Come si legge dalla sinossi, il protagonista, Giorgio Ferrandi, si recatosi ad Alghero per far visita all'anziana zia Angelina, si ritrova coinvolto in una vicenda misteriosa, che vede vittime due anziane e sofferenti pazienti della Villa. All'inizio il mistero sembra rado, quasi impercettibile; eppure, man mano che si va avanti nella storia, questo diventa sempre più palpabile, in un crescendo di dubbi e indizi che lasciano intendere che, dietro quelle morti, si celi qualcosa di più di un semplice decesso naturale.
Tutta la vicenda ruota attorno alla discussa figura dell'accabadora, una donna che, in tempi antichi, era deputata all'eutanasia di coloro che, non avendo più speranze, erano destinati a spegnersi tra atroci sofferenze.
Quando il sospetto che quelle morti siano atto di una figura che imitava le gesta delle accabadoras, Ferrandi, assieme alla moglie Marika, quasi impersonandosi nei personaggi dei gialli di cui è scrittore, inizia a "giocare" al detective e viene a conoscenza delle verità nascoste dietro quelle morti misteriose.

La storia, scritta in modo perfettamente scorrevole e piacevole da leggere, ci dà più volte l'impressione che la verità sia vicina, prima di sconvolgere la nostra visione dei fatti e introdurre nuovi particolari che cambino totalmente le carte in tavola. Ciò che ho trovato interessante nello svolgimento è il fatto che restano delle domande aperte che, pur prendendo per vere alcune ipotesi prima che si scopra la verità, rimangono irrisolvibili e lasciano una sensazione di irrisolto, come se alle conclusioni a cui si sia arrivati manchi qualcosa. Infine, però, tutte le tessere si incastrano alla perfezione, rivelando una verità che, se pure all'inizio poteva essere lontanamente intuita, risultava così assurda da apparire irreale. Inoltre, cosa non da meno, la storia fa riflettere sulla questione dell'eutanasia: ci si trova a interrogarsi se quella dell'accabadora sia, in realtà, una figura tanto negativa come, in un primo momento, tutti sono portati a giudicarla.

Complimenti all'autore. Il libro è da leggere, per cui ve lo consiglio! Potete acquistarlo in versione ebook e in cartaceo qui.
Al prossimo post!

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